DIVERSI MOTIVI SPINGONO IL CAVALIERE BERLUSCONI  A SCENDERE IN CAMPO

 

1)

Nel 1992 il gruppo Fininvest controlla 168 società (di cui 44 all'estero) . L'utile netto è di circa 21 miliardi; l'indebitamento creditizio supera i 3.400 miliardi; i debiti totali ammontano ad oltre 6.000 miliardi. Il patrimonio netto è di 1.200 miliardi .

Nel 1993 la Fininvest risulta essere la seconda impresa italiana per indebitamento: in base ai bilanci 1992, Mediobanca calcola che Fininvest ha debiti per 3,4 volte il capitale

ALL'INIZIO DEL 1993 la Fininvest è sull'orlo del fallimento.

Indebitata e inquisita fino al collo, I «comitati corporate» dei top manager e dei dirigenti del gruppo si riuniscono quasi ogni giorno con Silvio Berlusconi nel quartier generale di Milano2 per l'estremo salvataggio.

L'ingegner Guido Possa, segretario particolare del Cavaliere, verbalizza in «report» che finiranno in mano al pool di Milano.

Il 22 gennaio il direttore finanziario Ubaldo Livolsi fa il punto sui debiti: 4550 miliardi di lire, 700 in più del '91.

E «il sistema bancario non è disposto ad aumentare l'affidamento nei nostri confronti (alcune banche anzi han chiesto a noi, come a tanti altri clienti, piccole ma significative riduzioni dell'esposizione (...). La situazione è molto seria».

Il rischio è il fallimento:
«Basterebbe una sia pur lieve flessione delle entrate pubblicitarie della tv (non improbabile vista la recessione) (...) per porci in grosse difficoltà».

Anche il Cavaliere vede nero: «La nostra tv è un'azienda matura, con buona redditività, ma lentamente si avvia al declino».

 

2)

Bettino Craxi a causa del terremoto tangentopoli fu politicamente distrutto, tanto che nel maggio 94 dovette scappare via dall'Italia perchè condannato per corruzione e finanziamento illecito ai partiti con sentenza penale passata in giudicato.

Quindi Mr Berlusconi perse l'amico che in Parlamento gli faceva leggi speciali per agevolarne l'azione imprenditoriale.

 

3)

NON E' VERO che le indagini giudiziarie sul gruppo e su Berlusconi si scatenano DOPO la scesa in campo del Cavaliere ( come dimostra questo articolo del CORRIERE DELLA SERA datato 1992), anzi ritengo proprio che  Mr Berlusca è entrato in politica proprio perchè già indagato e per sfuggire, tramite le varie immunità politiche alle conseguenze.

E' UNA GRANDISSIMA BALLA CHE LA MAGISTRATURA HA ATTACCATO MR BERLUSCONI DOPO LA SUA DISCESA IN CAMPO

 

4)

Un altra grande azienda oltre la Fininvest perse il proprio appoggio politico a causa di Mani Pulite: la Mafia Spa.

Infatti la DEMOCRAZIA CRISTIANA, principale appoggio politico di Cosa Nostra in quegli anni, insieme al PSI di Craxi fu praticamente travolto dalle indagini giudiziarie.

 

ECCO CHE GLI INTERESSI DI Mafia Spa  e Mr Berlusconi COINCIDONO.

 

tra l'altro queste due GRANDI GRANDISSIME realtà italiane già si conoscono molto bene, è da diversi anni (da sempre direi per quel che riguarda la FININVEST) che collaborano e mi sembra giusto condividano anche questa avventura.

Prima la Banca Rasini, poi Mangano e Dell'Utri: la storia parla chiaro.

 

PS

dalla entrata in politica di Berlusconi (gennaio 94 ) alla Rai coman­dano uomini Mediaset, da Deborah Bergamini ad Alessio Gorla, in costante contatto con la "concor­renza" e con lo staff del premier pa­drone.
Proprio quel che Berlusco­ni sognava nel '93.
Mediaset or­mai è una gigantesca macchina da soldi: altissimi ricavi pubblicitari (2,5 miliardi di euro l'anno), bassis­sime spese per i palinsesti (1 miliar­do). Il 22 marzo 2005 Mediaset an­nuncia «i migliori risultati econo­mici e finanziari dal '96».
Utile net­to a 500 milioni (+35,3%), raccol­ta pubblicitaria a +9,1.

Un'azione Mediaset vale 187% in più del '96. E Berlusconi, ha triplicato il suo pa­trimonio dal '94: da 3,1 a 9,6 mi­liardi di euro.

Niente male.

Nel '94, diceva a Montanelli e Biagi:
«Se non entro in politica finisco in galera e fallisco per debiti».

 

 

ARTICOLO TRATTO DA FONTI WIKIPEDIA E MARCO TRAVAGLIO ,IL TUTTO INCROCIATO E SCRITTO DA BARONE GABRIELE

4/1/2010

QUINDI SCENDERE IN CAMPOPER BERLUSCONI NON E' STATA NE' UNA SCELTA AVVENTUROSA, NE' UNA SCELTA PATRIOTTICA MA SEMPLICEMENTE UNA SCELTA LOGICA E OBBLIGATA.